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Mi ricordo le lucciole e i canti dei grilli e delle cicale in una zona della città ancora dominata dalla campagna e dai campi prima dell’urbanizzazione selvaggia degli ultimi anni.
— Storie di pedali arrugginiti
Ce ne stavamo ore a guardare le stelle dondolandoci sull’amaca in giardino.
A volte mi addormentavo io, a volte si addormentava lei mentre parlavamo.
Il suo viso sicuro, rilassato, sapendo che me ne sarei stato lì, tranquillo, che non avrei mai potuto avvicinarmi per baciarla.
E infatti rimanevo così, a fissarla, stupito da tanta bellezza e rilassato.
Facevamo così tutte le sere.
Quando entrambi eravamo svegli, parlavamo, tanto, tantissimo come non avevamo mai fatto con nessuno, e alla fine io riprendevo la mia bicicletta, la mia Jaime, come l’avevo soprannominata e tornavo a casa inebriato dal suo profumo di sandalo.
Era amore? Non lo sapevamo, non ce lo siamo mai chiesti.
Durò solo un’estate, poi ci sentiamo, ti chiamo io, sì certo, a presto…
Come si presenta
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Il parere del tecnico
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E’ di nuovo sulla strada!!
E’ stata messa a disposizione temporaneamente di due professori ucraini che nei prossimi mesi lavoreranno all’Università del Piemonte Orientale.
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